Al primo impatto le Cinque Terre suscitano sempre un sentimento di incredulità. A vedere questi minuscoli borghi della Liguria costruiti in verticale su promontori scoscesi, con le case ammassate le une alle altre quasi fossero un tutt’uno tra di loro e con la roccia scura, viene da chiedersi come sia stato possibile.
Anche il clima ha un che di miracoloso: fa un effetto strano trovare temperature mediterranee, da sud Italia, alle stesse latitudini di città dell’Italia settentrionale rattristate da nebbie e freddo e veder crescere rigogliosi limoni e ulivi.
Eppure Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore non sono un sogno: sono una splendida realtà, orgoglio della Liguria e dell’Italia intera, riconosciute universalmente come luoghi da vedere almeno una volta nella vita e dichiarate Patrimonio dell’Umanità per la loro unicità.
Sono villaggi marinari del tutto atipici, inseriti in un paesaggio austero e inospitale, per secoli raggiungibili solo via mare o percorrendo lunghi sentieri che scavalcavano le creste dei monti.
L’asprezza del territorio è stata addolcita dall’uomo, che nei secoli lo ha modellato con fatica e pazienza fino a dargli un aspetto completamente diverso e a fare dei terrazzamenti coltivati a vitigni una caratteristica imprescindibile del paesaggio. Dolci sono anche i colori delle case-torri, le abitazioni tipiche di questi borghi assurte a loro simbolo.
Non è vinta la battaglia per la sopravvivenza: il delicatissimo equilibrio tra natura e intervento dell’uomo è sempre a rischio, e il pericolo di dissesto idrogeologico non è trascurabile. La loro fragilità rende le Cinque Terre ancora più speciali, degne di attenzione e rispetto.
Dite la verità: se quest’anno avete deciso di fare una vacanza in Italia, riuscite a pensare a qualcosa di più bello delle Cinque Terre?
Non date retta a chi dice che vista una delle Cinque Terre le avete viste tutte. Secoli di isolamento non vengono cancellati senza lasciar traccia: la difficoltà di collegamenti e comunicazione ha fatto sì che ogni borgo si sviluppasse autonomamente e ancora oggi ciascuno mantiene una sua peculiare identità e tradizioni proprie.
Difficile quindi consigliare quale paese delle Cinque Terre visitare: la verità è che andrebbero visti tutti.
Il più iconico, il più visitato, il più fotografato: per molti le Cinque Terre sono Vernazza, tanto che l’immagine del suo centro storico è diventata l’emblema di un intero territorio.
Considerato uno dei borghi più belli dell’Italia, è un intrico di vicoli che si riversano su un’unica via, come rigagnoli che scendono a mare. Tutti puntano alla piazzetta affacciata sul caratteristico porticciolo, stretto in un abbraccio da case-torri che sembrano emerse con vigore dal mare. A osservare questo splendore dall’alto c’è un austero castello e una torre che da secoli scruta l’orizzonte per sventare attacchi pirati… o sognare a occhi aperti?
La piazzetta di Vernazza compete per fama con altre celebri piazze simbolo di dolce vita e bellezza italiana, come quella di Capri o di Portofino.
Maggiori informazioniIl primo borgo delle Cinque Terre per chi arriva da ovest, ultimo per chi viene da est, è Monterosso. È considerato il più approcciabile, vuoi per la sua ampia spiaggia sabbiosa (caso unico in tutte le Cinque Terre), il territorio meno scosceso e i parcheggi leggermente più grandi della media degli altri borghi.
È la scelta migliore per chi vuole godere della bellezza unica delle Cinque Terre ma teme di sentirsi un po’ stretto o soffocato negli altri paesini. Il fascino non manca: Monterosso è capace di ammaliare anime sensibili e poetiche, compresa quella di Eugenio Montale che trascorse qui numerose estati e dedicò al paesino alcuni versi immortali.
È una buona scelta anche per chi vuole fermarsi a dormire perché c’è una maggiore scelta di alloggi e di posti dove mangiare e bere.
Maggiori informazioniManarola è uno dei borghi più piccoli delle Cinque Terre ma fino al 2012 era anche uno dei più visitati, merito del facile collegamento con Riomaggiore tramite la celebre via dell’Amore. Rimane ancora oggi una meta molto amata, soprattutto dai buongustai che accorrono qui per raffinate degustazioni di vini.
Manarola è infatti un’importante zona di produzione vinicola e proprio qui ha sede la Cooperativa Vinicola delle Cinque Terre: le opportunità per assaggiare un buon vino sciacchetrà o altre specialità locali non mancano.
Inoltre è il borgo delle Cinque Terre più adatto per una vacanza natalizia: il presepe di Manarola è un’attrazione imperdibile, magnifico esempio di armonia tra paesaggio e intervento dell’uomo. Le figure luminose del presepe che si stagliano contro la sagoma scura del colle sopra il borgo sono un’immagine incantevole che vi rimarrà a lungo impressa nella memoria.
Maggiori informazioniIl più orientale tra tutti nonché uno dei più grandi, Riomaggiore è per molti turisti la porta d’accesso alle Cinque Terre… e per molti di questi anche la fine del viaggio.
Anche se secondo noi tutti i borghi delle Cinque Terre andrebbero visti, fermarsi a Riomaggiore non è limitante: qui non manca proprio niente.
Ci sono le variopinte case si sviluppano in altezza, una torre testimone di secoli di lotte contro il mare e i pirati, un santuario immerso nel verde, murales che raccontano storie di fatica e di orgoglio, sentieri immersi nel verde, chiese storiche.
Maggiori informazioniNel mezzo delle Cinque Terre, stretto tra Monterosso e Vernazza a ovest e Manarola e Riomaggiore a est, Corniglia si distingue nettamente dagli altri quattro borghi perché è l’unico a non affacciarsi direttamente sul mare.
Il centro cittadino si sviluppa nell’entroterra, arroccato su un colle alto 100 metri sul livello del mare da cui si gode di un’impareggiabile vista sulla costa della Riviera di Levante. Non a caso Corniglia viene definito il balcone delle Cinque Terre.
Per la sua posizione Corniglia è uno dei meno visitati ed è quindi perfetto per chi vuole tranquillità e romanticismo, lontani dalle folle di turisti mordi e fuggi.
Maggiori informazioniVia dell’Amore è il nome giusto per una delle strade pedonali più belle al mondo. Lunga appena 1 km, è un facile itinerario a piedi su una stretta strada lastricata dotata di ringhiera che unisce i borghi di Riomaggiore e Manarola. Rappresenta il primo tratto, nonché il più frequentato, del Sentiero Azzurro (sentiero 2 CAI) che tocca tutte le località delle Cinque Terre.
L’intera via corre lungo la costa, a circa 30 metri d’altezza sul mare, permettendo di godere di viste spettacolari sulle acque azzurre che bagnano la Riviera di Levante e sulla lussureggiante vegetazione che cresce sulle colline a strapiombo. È un percorso incantevole, che emoziona a ogni passo.
Purtroppo una frana nel 2012 ne ha messo in pericolo l’agibilità pertanto per motivi di sicurezza la Via dell’Amore non è al momento percorribile. La riapertura è prevista per il 2023, ma i turisti continuano a guardare a quel pezzo di strada come a un sogno raggiungibile.
Si accedeva previo pagamento di un biglietto, e sarà senz’altro così anche alla riapertura. Nel frattempo si può continuare a esplorare a piedi il territorio delle Cinque Terre seguendo altri sentieri, alcuni facili, adatti a tutti, e altri piuttosto impegnativi (per questi è richiesto obbligatoriamente l’uso di scarpe da trekking antiscivolo).
La rete escursionistica delle Cinque Terre è lunga ben 120 km: c’è sicuramente il sentiero che fa per voi!
Le Cinque Terre sono una delle poche località in cui è preferibile arrivare con i mezzi pubblici che con la propria auto, ciononostante c’è chi proprio non riesce a fare a meno della libertà di partire senza orari da consultare.
Ecco quindi le informazioni utili per arrivare alle Cinque Terre e per spostarsi da una località all’altra in treno e in auto.
Il mezzo migliore per arrivare alla Cinque Terre e per spostarsi da un paesino all’altro è il treno. Tutte le località delle Cinque Terre sono dotate di stazione ferroviaria e sono poste lungo la linea ferroviaria La Spezia-Genova, servite da numerosi treni regionali (uno ogni mezz’ora circa); la stazione di Monterosso è servita anche da treni interregionali.
Il viaggio da un paese all’altro dura solo pochi minuti; la durata complessiva del viaggio dal paesino più orientale (Riomaggiore) a quello più occidentale (Monterosso) è di soli 14 minuti. In certi casi ci si mette di più a uscire dalla stazione che ad arrivare!
Le stazioni si trovano nel centro storico dei borghi o nelle immediate vicinanze, in alcuni casi sono servite da bus-navetta.
Da primavera fino a inizio autunno (in genere da marzo a novembre, le date precise possono variare di anno in anno) è in servizio anche il treno locale 5 Terre Express, che effettua la tratta La Spezia-Levanto con fermate in tutte le località delle Cinque Terre.
Fate bene i vostri conti perché non sempre il 5 Terre Express è conveniente. Il biglietto 5 Terre Express consente infatti un unico viaggio senza fermate intermedie (qualunque sia la stazione di partenza o di arrivo) ed è valido 75 minuti dalla convalida.
Arrivare in auto alle Cinque Terre è semplice e terrificante allo stesso tempo.
La buona notizia è che la Liguria gode di ottimi collegamenti stradali: grazie all’autostrada A12 Genova-La Spezia e alla strada Litoranea delle Cinque Terre raggiungere i borghi in genere non è impresa complicata.
Riomaggiore e Manarola sono i paesi più facili da raggiungere in auto perché si percorre una strada panoramica piuttosto agevole. Viceversa Vernazza e Corniglia sono i più isolati e difficili da raggiungere in auto: dovrete percorrere un tratto di strada stretta e molto tortuosa.
In tutti i paesini il problema maggiore è trovare parcheggio. I centri storici delle Cinque Terre sono chiusi al traffico e i parcheggi sono insufficienti a far fronte all’alto numero di turisti che quotidianamente visita queste cittadine. Se riuscite a trovare posto auto in un parcheggio preparatevi a pagare cifre piuttosto salate.
In linea d’aria i paesini sono molto vicini tra loro, ma se vi spostate da uno all’altro in auto la distanza aumenta notevolmente (circa 30 km anziché 15). Monterosso si trova a circa 90 km da Genova, mentre Riomaggiore è a soli 15 km da La Spezia.
La Cinque Terre Card è la carta turistica del Parco Nazionale delle Cinque Terre ideata per favorire la fruizione dei servizi del parco e promuovere un turismo ecosostenibile in questo territorio delicatissimo.
L’acquisto della card non è necessario per accedere ai sentieri del parco, ad esclusione del Sentiero Azzurro (attualmente inagibile), ma è altamente consigliata sia per i servizi che offre sia perché rappresenta un importante fonte di finanziamento per il parco, l’ente preposta alla salvaguardia del delicato territorio delle Cinque Terre.
Ne esistono due versioni: la Cinque Terre Card Treno MS e la Cinque Terre Trekking Card. Per ogni versione si può scegliere una card da 1 o 2 giorni per adulti (da 12 a 69 anni), ragazzi (da 4 a 12 anni) e anziani (da 70 anni in su) o da 1 giorno per famiglie di 2 adulti e 2 ragazzi.
I bambini di età inferiore a quattro anni possono accedere gratuitamente ai servizi del Parco e viaggiare sui treni regionali delle Cinque Terre se accompagnati da persona adulta possessore di una card valida.
Sono previste tariffe scontate per chi soggiorna una o più notti nelle strutture ricettive delle Cinque Terre che aderiscono al Marchio di Qualità Ambientale del Parco 2.0 – CETS.
Per la sicurezza degli escursionisti la vendita delle card è sospesa in caso di allerta meteo arancione o rossa.
La Cinque Terre Card Treno MS è la carta più completa e la più venduta.
Consente l’uso illimitato di treni regionali nella tratta Levanto-La Spezia e viceversa (carrozze di seconda classe), l’uso dei bus locali ATC nei paesini, i servizi igienici (a pagamento per i non possessori di card), wi-fi negli hot spot del parco, sconti ai musei civici di La Spezia.
Dà inoltre diritto alla partecipazione gratuita a visite guidate, percorsi naturalistici poetici e laboratori del Centro di Educazione Ambientale del Parco organizzate nelle date di validità della card.
La card Cinque Terre Trekking Park dà diritto a tutti i servizi inclusi nella Cinque Terre Card Treno MS ad esclusione dei viaggi in treno. È una carta pensata per gli escursionisti che si spostano tra i vari borghi a piedi.
La Cinque Terre Card si può acquistare online o presso i Centri Accoglienza del Parco Nazionale Cinque Terre presenti a La Spezia, Levanto, Vernazza, Riomaggiore, Monterosso, Manarola, Corniglia, Riomaggiore-Lavaccio.
Le Cinque Terre sono tra i borghi più visitati d’Italia e a differenza di altre località sul mare attirano turisti in ogni stagione dell’anno, non solo d’estate.
Questo ha dato un forte impulso alla ricettività turistica, con tantissime case storiche che sono state trasformate in appartamenti o camere per turisti; di contro però questa ricettività è limitata dalle dimensioni dei borghi e dalla particolare conformazione del territorio.
Da un punto di vista pratico questo significa che nonostante ci sia un buon numero di b&b, affittacamere e hotel nelle Cinque Terre, il numero di stanze disponibili non è sempre sufficiente a far fronte ad un altissimo afflusso di visitatori. È bene quindi prenotare con anticipo, e ciò vale ancor più se si punta a un alloggio economico: le Cinque Terre non sono low cost e le camere che costano meno sono le prime a registrare il tutto esaurito.
La buona notizia è che molti turisti visitano le Cinque Terre in giornata, quindi trovare un posto dove dormire a Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola o Riomaggiore non è poi impresa disperata.
Dimenticate megahotel da centinaia di camere perché qui, per fortuna, non c’è spazio per costruirli. Se volete qualcosa di speciale, magari per un’occasione importante, l’opzione lusso delle Cinque Terre sono splendide ville con terrazze panoramiche sul mare.
Per quanto riguarda la zona specifica, non ce n’è una consigliata: i paesini sono talmente piccoli che si girano agevolmente a piedi. In alcuni casi le strutture alberghiere sono concentrate in una-due vie nel centro storico, in altri sono sparse tra la parte bassa e la parte alta del borgo.
La costa delle Cinque Terre è ripida e rocciosa, ricca di baie e insenature. Le spiagge sono dunque di piccole dimensioni anche se regalano scorci suggestivi.
A Fegina, la parte nuova di Monterosso, c’è la spiaggia più grande, giudicata dalla rivista americana “Forbes” tra le 25 più affascinanti al mondo. La sabbia è mista a ghiaia e intervallata da scogli suggestivi, come quello di Mapassu o il Quarto. Anche il borgo storico ha il suo arenile, corredato dal molo a ovest e dallo scoglio del Corone a est.
Corniglia vanta invece la spiaggia più calda e quella più appartata. La prima si trova sotto la stazione ferroviaria ed è caratterizzata dalla presenza di un muraglione che riflette la luce e il calore. La seconda invece è quella del Guvano, prediletta dai nudisti.
Vernazza, Riomaggiore e Manarola ospitano invece piccoli ma suggestivi arenili.